MotoGuzzi 016 – Scarface

Non nascondo che dietro la realizzazione della Guzzi 1000 Scarface c’è un pezzo del mio cuore come patron di Fiftyfive garage e ideatore del progetto, sviluppato poi col cliente nei minimi dettagli.

Si tratta di una realizzazione della stagione 2015, la base è una Moto Guzzi 1000 sp prima serie, regina delle moto di grossa cilindrata degli anni a cavallo fra la fine degli anni 70 ed i primi anni 80.

L’obiettivo era quella di realizzare una moto col giusto equilibrio fra il classico e lo sportivo ed ho la presunzione di affermare di esserci riusciti.

Il primo step è stato quello del restauro, la moto, che giaceva in un garage da ormai troppi anni è stata smontata totalmente, il telaio è stato modificato, sabbiato e riverniciato con trattamento a polvere, processo industriale che rende la verniciatura molto più resistente, il motore poi è stato revisionato totalmente e anch’esso verniciato nello stesso colore del telaio con vernice resistente alle alte temperature. La scelta del nero per dare poi più importanza a serbatoio e codone che faranno la linea del mezzo.

Come secondo step l’obiettivo era alleggerire il più possibile;  il serbatoio ed il codone sono in alluminio realizzati a mano con verniciatura effetto “vissuto” che ha un bell’impatto sulla visone globale del mezzo, hand made sono anche la sella e gli scarichi parzialmente bendati. All’avantreno la moto monta una forcella springer versione “corta” con molle cromate, cromate sono anche le molle dei nuovi ammortizzatori posteriori. Il montaggio della forcella ha reso necessari nuovi perni ruota e cannotto sterzo, staffe di fissaggio pinze freno brembo e quant’altro. Una particolarità è il faro giallo montato in posizione disassata rispetto alla forcella, idem il posteriore su portatarga laterale. I semimanubri sono in alluminio, così come le belle pedane Tarozzi, unico strumento contagiri situato in posizione centrale è ben visibile e di chiara lettura, così come le spie essenziali. Sono stati istallati cerchi a raggi neri che montano pneumatici dunlop.

Terzo step la messa a punto e l’ottimizzazione dell’ottimo propulsore di serie; i carburatori montati in posizione dritta mediante l’utilizzo di collettori in alluminio ricavati dal pieno, sono stati opportunamente tarati per i nuovi scarichi e i nuovi filtri a trombetta, le valvole sono state registrate e rivista la fase di accensione…l’impianto elettrico è stato semplificato.

La moto è stabile e veloce in assenza di asperità dell’asfalto, dove potrebbe un po’ pagare a causa della tipologia di forcella, nel misto da il meglio di se, dove l’elasticità del motore permette un utilizzo minimo del cambio e tanto divertimento. Il motore così ottimizzato non finisce mai e il sound dello scarico da una bella botta di adrenalina.